I miracoli di Gesù

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Nella sinagoga di Cafarnao Gesù guarisce il braccio atrofizzato di un uomo (263.4)

E la sinagoga si empie del canto degli inni. Poi sembra prossima a sciogliersi l'adunanza senz'altri incidenti. Ma il fariseo Gioachino scopre un uomo tra la folla e gli intima con cenni e lo sguardo di venire in prima fila. E' un uomo sulla cinquantina ed ha un braccio atrofizzato, reso, anche nella mano, molto più piccolo dell'altro, perchè l'atrofia ha distrutto i muscoli.
Gesù lo vede. E vede tutto l'armeggio fatto per farglielo vedere. Ha una mossa di disgusto e di compatimento sul viso, un lampo di espressione, ma molto chiara. Pure non devia il colpo. Anzi affronta la situazione con fermezza.
"Vieni qui, nel mezzo" ordina all'uomo.
E quando lo ha davanti si volge ai farisei dicendo: "Perchè mi tentate? Non ho cessato ora di parlare contro l'insidia e l'odio? E voi non avete ora detto: <Non abbiamo questo peccato>? Non rispondete? Rispondete almeno a questo: è lecito fare del bene o del male il sabato? E' lecito salvare o togliere la vita? Non rispondete? Risponderò Io per voi, e al cospetto di tutto il popolo che giudicherà meglio di voi perchè è semplice e senza odio e superbia. Non è lecito fare nessun lavoro il sabato. Ma come è lecito pregare così è lecito fare del bene, perchè il bene è orazione più grande ancora degli inni e dei salmi che abbiamo cantato. Mentre nè in sabato nè in altro giorno è lecito fare del male. E voi lo avete fatto armeggiando per avere qui quest'uomo che non è neppure di Cafarnao, e che avete fatto venire da due giorni sapendo che io ero a Betsaida e intuendo che sarei venuto alla mia città. E lo avete fatto per vedere di trarmi in accusa. E così commettete anche il peccato di uccidere la vostra anima in luogo di salvarla. Ma per quanto sta a Me vi perdono e non deluderò la fede di questo, al quale voi avete detto di venire dicendo che lo avrei guarito mentre lo volevate per farmi un tranello. Egli è incolpevole perchè vi è venuto senz'altra intenzione che di guarire. E ciò sia. Uomo: stendi la tua mano e va' in pace."
L'uomo ubbidisce e la sua mano è sana, uguale all'altra. La usa subito per prendere un lembo del mantello di Gesù per baciarlo dicendogli: "Tu lo sai che io non sapevo la vera intenzione di costoro. L'avessi saputa non sarei venuto, preferendo tenermi la mano secca al servire contro di Te. Perciò non mi volere del male."
"Va' in pace, uomo. Io so la verità e verso di te non ho che benevolenza."